Vivere la Costa Smeralda con i 5 sensi: la guida per un’esperienza autentica
Quando si pensa alla Costa Smeralda, la mente corre subito a yacht di lusso, boutique esclusive e vita notturna. Ma c’è un’anima più profonda e selvaggia che aspetta solo di essere scoperta. In questa guida di Brezza di Sardegna, ti invitiamo a mettere da parte gli stereotipi e a vivere questo angolo di paradiso con tutti e 5 i sensi.
1. VISTA: Il blu che acceca, oltre Porto Cervo
Certo, le vetrine di Porto Cervo brillano, ma la vera meraviglia per gli occhi è altrove. È nel panorama che si gode dal sentiero per la spiaggia del Principe, dove le rocce di granito rosa incorniciano un’acqua dalle mille sfumature di blu. O nella vista dalla cima del Monte Moro, da cui l’intero arcipelago della Maddalena sembra un dipinto.
2. OLFATTO: Il profumo selvaggio della macchia mediterranea
Il vero profumo della Costa Smeralda non è quello delle boutique, ma quello che ti assale durante una passeggiata verso Cala Capriccioli. È un mix inebriante di elicriso, mirto e, soprattutto, ginepro secolare. Lascia che quel profumo ti riempia i polmoni: è l’essenza più pura e selvaggia di questa terra.
3. GUSTO: I sapori di terra in un mare di lusso
Per scoprire il gusto autentico della Gallura, allontanati dalla costa di pochi chilometri. Cerca un agriturismo nascosto nell’entroterra, verso San Pantaleo o Arzachena. È lì che potrai assaporare la vera cucina locale: la zuppa gallurese, il porcetto cotto lentamente, i formaggi di pecora accompagnati da un bicchiere di Vermentino fresco. Un’esperienza che nutre il corpo e l’anima.
4. UDITO: Il suono del vento e del silenzio
L’udito è forse il senso più sottovalutato. Prova ad arrivare in una caletta come Liscia Ruja al mattino presto, quando ci sono poche persone. Ascolta. Sentirai solo due cose: il risciabordio gentile delle onde sulla riva e il fruscio del maestrale tra i ginepri. Questa è la vera colonna sonora della Costa Smeralda.
5. TATTO: La roccia levigata dal tempo
Le rocce della Costa Smeralda sono monumenti naturali. Trovane una, come quelle che punteggiano la spiaggia di Romazzino, e toccala. Senti la sua superficie, levigata da millenni di vento e di mare. Appoggia la schiena e lascia che il calore del sole immagazzinato nella pietra ti riscaldi. È una connessione primordiale con la forza di quest’isola.
